Il 5 per mille della propria IRPEF si può destinare, con la prossima dichiarazione dei redditi , a favore di Pubblica Assistenza Croce Viola .

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Anche quest’anno con la prossima dichiarazione dei redditi puoi continuare a destinare il 5 per mille della tua IRPEF, senza che questo comporti per te alcun aumento della tassazione, a favore di Pubblica Assistenza Croce Viola.
Il 5 per mille – che non sostituisce in alcun modo l’otto per mille previsto per lo Stato, la Chiesa Cattolica e altre confessioni religiose – per essere destinato ha bisogno della tua firma. Ecco perché, continuando a sostenerci come hai fatto finora, puoi fare un gesto che a te non costa nulla, ma che per noi è di vitale importanza.
La tua firma infatti ci consente di sostenere l’impegno quotidiano dei nostri volontari soccorritori a favore di chi soffre, mettendo loro a disposizione i mezzi più adeguati e le migliori tecnologie.

Come fare a destinare il 5 per mille

Anche quest’anno tutti i modelli per la dichiarazione dei redditi avranno uno spazio dedicato al 5 per mille.
Lì troverai cinque caselle tra cui scegliere.
Per far sì che il tuo 5 per mille sia destinato alla Pubblica Assistenza Croce Viola:

  • Firma all’interno del riquadro “SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE ISCRITTI NEL RUNTS…”.
  • Inserisci il nostro codice fiscale 97138230152 nello spazio sottostante come raffigurato nell’esempio qui sotto.

Grazie per il sostegno che saprai darci anche in questa occasione.

Il 5 per mille indica una quota dell’imposta IRPEF, che lo Stato italiano ripartisce, per dare sostegno, tra enti che svolgono attività socialmente rilevanti (ad esempio non profit, ricerca scientifica). Il versamento è a discrezione del cittadino-contribuente, contestualmente alla dichiarazione dei redditi.

I contribuenti possono destinare una quota pari al 5 per mille dell’Irpef a finalità di interesse sociale. Il contributo è stato reso stabile dalla legge 23/12/2014, n. 190 – pdf. Le categorie di enti che possono accedere al beneficio, le modalità di iscrizione e i criteri di ammissione al riparto per le diverse tipologie di soggetti sono le stesse di quelle stabilite per il 2010 (Dpcm del 23/4/2010 – pdf). Inoltre, i contribuenti possono destinare una quota pari al 5 per mille dell’Irpef al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (Dl n. 98 del 6/7/2011, convertito, con modificazioni dalla Legge n. 111 del 15/07/2011 – pdf).